I disturbi respiratori nel sonno (SDB) possono essere un fattore di rischio per le dimensioni dell'infarto precoce dopo infarto miocardico acuto (MI), esponendo il cuore a ripetitive desaturazioni di ossigeno ed aumenti del postcarico cardiaco. Pazienti con infarto miocardico acuto e sottoposti ad angioplastica (PCI) sono stati sottoposti a risonanza magnetica cardiovascolare (CMR) per definire l’area di miocardio salvato e le dimensioni dell'infarto entro tre-cinque giorni e 3 mesi dopo infarto miocardico acuto. I pazienti sono stati stratificati in base all'indice apnea-ipopnea (AHI) valutata con polisonnografia al basale. Dei 56 pazienti inclusi, 29 (52%) hanno avuto SDB. Gli autori sono giunti alle conclusioni che i disturbi respiratori nel sonno possono essere associati ad una minore efficacia di rivascolarizzazione del miocardio, suggerendo un contributo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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