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In soggetti anziani ad alto rischio CV senza malattia cardiovascolare nota le statine riducono in modo significativo l'incidenza di infarto miocardico e ictus, ma non prolungano in modo significativo la sopravvivenza a breve termine
Fonte: J Am Coll Cardiol.14: S0735-1097(13)03880-1.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Savarese G dell’Università di Napoli. Dal momento che l'invecchiamento della popolazione è in costante aumento, la prevenzione delle malattie cardiovascolari (CV) negli anziani è rilevante. Essendo raccomandato dalle linee guida l’uso delle statine nei pazienti anziani con precedenti eventi cardiovascolari, mentre i benefici di questi farmaci nei soggetti anziani senza precedenti eventi cardiovascolari è ancora dibattuto, i ricercatori hanno voluto esaminare studi randomizzati di confronto statine rispetto a placebo che valutano la mortalità per tutte le cause e la mortalità CV, l’infarto del miocardio (MI), l’ictus e nuova insorgenza di cancro in pazienti anziani (> 65 anni) senza malattia cardiovascolare nota. Otto studi arruolando 24.674 soggetti (42,7% femmine, età media 73.0 + 2.9; follow-up medio 3,5 + 1,5 anni) sono stati...continua a leggere

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