Dai risultati di questo studio emerge che la prosecuzione della terapia con warfarin, rispetto al bridge con eparina, al momento dell’ impianto di pacemaker (PM) o defibrillatori (ICD) è associata ad una riduzione di ematomi della tasca chirurgica. Molti pazienti che devono essere sottoposti ad impianto di PM o ICD sono in trattamento con warfarin. Per quelli ad elevato rischio tromboembolico, le linee guida raccomandano la terapia ponte con eparina, ma dati derivanti da alcune casistiche sembrano documentare che sia più sicuro eseguire l’intervento senza sospendere la somministrazione del warfarin. In questo studio tutti i pazienti con un rischio annuo di eventi tromboembolici ≥5% sono stati randomizzati a proseguire la terapia con warfarin oppure a sospenderla embricando con eparina. L’outcome primario era rappresentato dallo sviluppo di ematoma clinicamente significativo della tasca chirurgica, definito come ematoma che...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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