Lo studio ha confrontato i due approcci di impianto della CRT endovascolare vs epicardico. I pazienti destinatari di CRT sono stati randomizzati ai due bracci. L'end point primario era rappresentato da una diminuzione dell'indice di volume telesistolico a 6 mesi. Gli end point secondari comprendevano il tasso di mortalità a 30 giorni, misure di miglioramento clinico, gli indici di performance a 1 anno del dispositivo, e il tasso di sopravvivenza a 1 anno. Il miglioramento relativo dell'indice di volume telesistolico dal basale a 6 mesi era simile tra i due bracci (28,8% per il transvenoso [n = 12] vs 30,5% per il epicardico (n = 9) braccio, p = 0,93). Non ci sono state differenze significative per gli end point secondari tra i 2 gruppi. In conclusione, non vi erano differenze nei parametri ecocardiografici e negli outcomes clinici tra i due approcci.
continua a leggereABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA