Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Saritemur Mdella Atatürk University di Erzurum, Turchia. I ricercatori hanno voluto studiare il ruolo predittivo dell’uricemia misurandola nel dipartimento di emergenza (DEA) al fine di monitorare la nefropatia indotta da contrasto (NIC)  e la correlazione con la gravità della nefropatia nei pazienti sottoposti ad intervento coronarico percutaneo (PCI). Pertanto sono stati arruolati retrospettivamente i pazienti che sono stati ammessi al DEA e sottoposti a PCI primaria. Sono state considerate le caratteristiche basali dei pazienti, tra cui l’uricemia e i livelli di creatinina nel DEA, ed i loro livelli di creatinina 48 ore dopo che sono stati sottoposti a PCI. La nefropatia è stata classificata come segue: grado 0, ΔCr ≤ 25 % e ≤ 0,5 mg/dL, grado 1, ΔCr > 25% ma ≤ 0,5 mg / dl, e di grado 2, ΔCr > 0,5 mg / dL. Un'analisi di...continua a leggere