In questo lavoro sono stati elaborati i dati (comprese le relazioni delle autopsie) del National Sudden Death in Athletes Registry and National Collegiate Athletic Association (NCAA) 2002-2011, quindi valutati per definire l'incidenza e le cause di morte neglistudenti-atleti. Dai risultati è emerso che durante il periodo di 10 anni si sono verificati 182 episodi di morte improvvisa (età 20 ± 1,7 ; 85 % maschi, bianchi 64 %): 52 casi sono risultati dovuto a suicidio (n = 31) o da abuso di droga (n = 21), 64 episodi sono stati probabilmente attribuibili a cause cardiovascolari (6/year). Dei 64 atleti, 47 avevano una diagnosi confermata di post - mortem (quattro / anno), cardiomiopatia ipertrofica in 21, e anomalie congenite coronariche in otto casi. Sono stati quindi analizzati i dati dei 4.052.369 atleti partecipanti (in 30 sport in oltre 10 anni): il suicidio e farmaci 1.3/100, 000 atleti - anni (cinque morti / anno), malattie cardiovascolari, 1.2/100, 000 (quattro decessi / anno). In particolare, le morti cardiovascolari erano cinque volte più comune negli atleti afro-americani rispetto ai bianchi (3.8 vs 0.7/100, 000, p < 0.01), ma non differiscono dalla popolazione generale della stessa età e razza (p = 0.6). Gli autori hanno concluso che tra gli studenti-atleti il rischio di morte improvvisa da causa di malattie cardiovascolari è relativamente basso, con tassi di mortalità simili al suicidio ed all’abuso di...continua a leggere