Il trattamento beta bloccante è attualmente routinariamente utilizzato nel post-infarto soprattutto in base a dati provenienti da studi condotti in epoca pre-trombolisi e la sua efficacia è riconosciuta soprattutto in pazienti con funzione sistolica ridotta. Uno studio retrospettivo su 3.019 pazienti di un registro multicentrico ha valutato l’impatto prognostico del trattamento beta bloccante nei soggetti con IMA trattati con PTCA primaria e che si presentassero con una frazione di eiezione ecocardiografica ≥50% in un follow up di 3 anni. Nei 595 pazienti non trattati con beta bloccanti si è osservata una incidenza più elevata di mortalità per tutte le cause e di mortalità cardiaca rispetto ai pazienti trattati (mortalità totale 10.8% vs 5.7%, p<0.001 e mortalità cardiovascolare 7.6% vs 2.6% p<0.001). L’analisi multivariata ha confermato la riduzione del rischio di morte e di morte cardiovascolare con il...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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