L'aumento inadeguato di specie reattive dell'ossigeno (ROS) riduce la biodisponibilità delle difese antiossidanti e svolge un ruolo fondamentale nella fisiopatologia dell'ipertensione e del danno renale. Studi sperimentali hanno indicato che una maggiore produzione di ROS è coinvolta nel rimodellamento vascolare e nella disfunzione endoteliale durante lo sviluppo dell'ipertensione. Precedenti studi clinici hanno anche suggerito una forte associazione tra i livelli bassi di antiossidanti ed i rischi cardiovascolari. Gli studi clinici, tra cui Cambridge Heart Antioxidant Study e Antioxidant Supplementation in Atherosclerosis Prevention Study, hanno dimostrato gli effetti benefici della terapia antiossidante sugli eventi cardiovascolari. I grandi studi epidemiologici hanno anche riferito che l'assunzione di antiossidanti è inversamente correlato all'ipertensione. Allo stesso modo, il trattamento con acido ascorbico ha migliorato significativamente SBP e DBP nei pazienti con ipertensione lieve-moderata. Nei modelli sperimentali di ipertensione, la sola assunzione di vitamina C o la combinazione con la vitamina E aumentava la sintesi di ossido nitrico e la riduzione dei valori pressori. Inoltre, una dieta ricca di antiossidanti è risultata ridurre i valori pressori e la infiltrazione di cellule immunitarie a livello renale. Al...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA