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In pazienti con malattia aterosclerotica stabile l'uso di FANS è associato ad un più alto rischio di infarto miocardico, ictus, e ricoveri sia per ischemia che per infarto
Fonte: Am J Med. 2014; 127(1): 53-60.e1.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Kohli P della University of California, San Francisco. Essendo stati i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) diversi da aspirina associati a insufficienza cardiaca, ritenzione di sale, negativo rimodellamento ventricolare e trombosi i ricercatori hanno voluto valutare l’impatto dei FANS sugli eventi cardiovascolari nei pazienti ambulatoriali con malattia aterotrombotica stabile. Pertanto hanno analizzato 44.095 pazienti del REduction of Atherothrombosis for Continued Health (REACH) registry valutando informazioni sull’uso di FANS e 4 anni di follow-up. Modelli di Cox di rischio proporzionale compreso l'uso di FANS come covariata tempo-dipendente sono stati costruiti e adattati per le caratteristiche basali chiave. Gli endopoint compositi sono stati morte/infarto miocardico/ ictus/ricoveri per eventi ischemici cardiovascolari, morte/infarto...continua a leggere

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