Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Eapen ZJ della Duke University, Durham, USA. Non essendo noto l'impatto relativo della fibrillazione atriale sulle dimissioni precoci dei pazienti con insufficienza cardiaca con ridotta o preservata frazione di eiezione (FE), i ricercatori hanno condotto uno studio retrospettivo di coorte sui dati del Registro clinico del sistema Medicare identificando ii pazienti con insufficienza cardiaca con FE ridotta o preservata e stratificandoli in base alla presenza di fibrillazione atriale al momento del ricovero. Scopo dello studio è stata la mortalità per tutte le cause e la riammissione a 30 giorni. Tra i 66.357 pazienti ricoverati in 283 ospedali tra il gennaio 2001 e marzo 2006, il 46% ha presentato fibrillazione atriale (il 44% dei pazienti con FE ridotta e il 48% dei pazienti con FE preservata). Dopo aggiustamento per le altre caratteristiche del paziente,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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