Le attuali linee guida del trattamento delle sindromi coronariche acute raccomandano una precoce somministrazione orale di beta bloccanti in pazienti a basso rischio di complicanze. In uno studio osservazionale, 13.110 soggetti ricoverati per infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST ed iscritti nel Registro Mondiale degli Eventi Coronarici Acuti (GRACE) tra il 2000 ed il 2007, sono stati suddivisi in tre gruppi: nel primo gruppo, soggetti che hanno assunto beta bloccanti nelle prime 24 h per via endovenosa (21%); nel secondo gruppo, soggetti in cui il trattamento con beta bloccanti è stato somministrato nelle prime 24 per via orale (65); nel terzo gruppo, soggetti che hanno assunto beta bloccanti dopo le prime 24 h (14%). I dati emersi hanno dimostrato come nei gruppi 1 e 3 si siano verificati con maggior frequenza eventi come shock cardiogeno, tachicardia...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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