Una serie consecutiva di pazienti ricoverati da ottobre 2008 a novembre 2012 con diagnosi clinica di cardiomiopatia non ischemica di recente insorgenza (ROCM) e FE ≤ 40 % sono stati seguiti per almeno 12 mesi per identificare una eventuale normalizzazione della FE (≥ 50%). Dopo un follow-up medio di 31 ± 13 mesi, il 48% dei 128 pazienti normalizzava la sua FE, con un significativo aumento dal 32 ± 6% al 58 ± 5%, di cui il 68% entro 1 anno dopo la diagnosi iniziale. L'analisi multivariata ha dimostrato che la normalizzazione della FE si associava con una storia di ipertensione, maggiore pressione sistolica alla presentazione, breve durata del QRS all' elettrocardiogramma, diametro telediastolico del ventricolo sinistro più piccolo, e una più alta FE alla ecocardiografia in basale.
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