Non ci sono attualmente studi sulla sicurezza riguardo all’impianto di scaffold bioassorbibili (BVS) in pazienti con sindrome coronarica acuta ed alto rischio di complicanze precoci trombotiche. Lo studio riporta i risultati di pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) trattati con scaffold vascolari bioriassorbibili e medicati a rilascio di everolimus (BVS). 150 pazienti con sindrome coronarica acuta (194 lesioni) sono stati trattati con BVS tra maggio 2012 e luglio 2013 e sono stati confrontati con un gruppo di controllo composto da 103 pazienti (129 lesioni) sottoposti, nello stesso periodo di tempo, ad impianto di stent medicato a rilascio di everolimus (DES). E’ stata valutata l'incidenza di eventi avversi cardiaci maggiori (MACE: morte, infarto miocardico non- fatale o reintervento) prima della dimissione, ad un mese ed a sei mesi. Le caratteristiche e la presentazione clinica erano simili tra i gruppi. Le procedure erano simili tra i due gruppi, tranne per l'uso di inibitori delle glicoproteine IIb/IIIa (p<0,01). Il successo procedurale è stato ottenuto in tutti tranne che in due pazienti del gruppo BVS. Durante la degenza, a 30 giorni ed a sei mesi, il tasso di MACE risultava simile tra i due gruppi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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