Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Choudhry NK della Brigham and Women's Hospital and Harvard Medical School di Boston, USA. E' bene noto come i pazienti aderenti ai farmaci presentino esiti migliori rispetto ai pazienti non aderenti; tuttavia, queste osservazioni possono essere confuse dai comportamenti del paziente e resta poco chiaro quale sia il livello di aderenza necessario perché i pazienti traggano beneficio e se, per le malattie che richiedono più farmaci, sia importante l’aderenza a tutti i diversi trattamenti. Per chiarire questi punti controversi, i ricercatori hanno voluto quantificare il rapporto tra aderenza del farmaco ed eventi coronarici avversi post-infarto del miocardio. È stata, quindi, condotta un'analisi secondaria del trial MI FREEE: i pazienti che avevano la piena copertura dalle prescrizioni sono stati classificati come aderenti (proporzione di giorni...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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