Tanto è stato l’entusiasmo che circonda una nuova classe di farmaci che riduce significativamente i livelli di colesterolo LDL, che solo in “pochi” hanno potuto assistere alla presentazione degli studi che valutavano la loro efficacia all’American College of Cardiology, svoltosi a Washington a fine Marzo. Più sessioni sono state dedicate ai nuovi inibitori della PCSK9 (Proprotein convertase subtilisin/kexin tipo 9) con molteplici studi che dimostrano l’efficacia di evolocumab (Amgen) in diverse popolazioni di pazienti, così come di alirocumab (Regeneron Pharmaceuticals) e di bococizumab (Pfizer). In particolare, durante la sessione late-breaking clinical trial di Domenica, sono stati presentati i due studi con evolocumab GAUSS-2 e LAPLACE-2, mentre il DESCARTES Study è stato presentato sabato. Peter Libby (Brigham and Women Hospital, Boston), che non ha partecipato agli studi, ha definito la storia dell’inibitore del PCSK9 “notevole” in quanto nasce da un investimento nella ricerca riguardante l’ipercolesterolemia autosomica dominante, una malattia genetica rara, portando allo sviluppo di un nuovo bersaglio per ridurre il colesterolo. Libby ha, tuttavia, sottolineato che, mentre c’è una grande quantità di entusiasmo sugli inibitori del...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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