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Tachicardia polimorfa catecolaminergica e allenamento fisico
Fonte: American Journal of Cardiology. Volume 113, Issue 11, Pages 1829-1833, 1 June 2014.

Questo studio ha valutato l'utilità e la intensità dell' allenamento fisico (ET) per il raggiungimento della soglia aritmica in 13 pazienti con tachicardia polimorfa catecolaminergica (CPVT1) confermata da indagini genetiche. É stato determinato il consumo di ossigeno (VO2max) al test da sforzo cardiopolmonare al basale e dopo 13 settimane. La soglia di frequenza cardiaca innescante aritmie veniva identificata dalla comparsa di extrasistoli bigemine o aritmie maligne. Sei pazienti sono stati arruolati in un programma di allenamento intensificato di 12 settimane con sessioni di allenamento di 60 min 3 volte a settimana (pazienti ET). I restanti 7 pazienti sono stati inclusi come controlli "sedentari" (SED) secondo le attuali raccomandazioni di limitazione dell'attività fisica ad alta intensità. I pazienti ET hanno completato 28 ± 3 sedute di allenamento (78 ± 8% di...continua a leggere

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