Gli studi clinici trasversali hanno dimostrato che i valori di pressione arteriosa derivanti dal monitoraggio nelle 24 ore e dell’automisurazione domiciliare sono associati maggiormente delle misurazioni delle pressione arteriosa clinica con il danno d’organo preclinico. In questo studio è stata invece valutata l’associazione tra le modifiche della pressione arteriosa indotte dalla terapia valutate con queste 3 differenti metodiche e i corrispondenti cambiamenti nel danno d’organo indotto dall’ipertensione. A questo scopo sono stati reclutati 116 pazienti ipertesi con età media 50 anni, non trattati farmacologicamente, misurando in condizioni basali e dopo 12 mesi di trattamento la pressione arteriosa clinica, domiciliare e delle 24 ore assieme ad alcune misure di danno d’organo, come la massa ventricolare sinistra con l’ecocardiografia, la rigidità aortica (pulse wave velocity,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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