Scopo dello studio era individuare la frequenza di eventi avversi correlati all’utilizzo di terapia beta bloccante orale in terapia intensiva cardiovascolare pediatrica e di individuare i fattori di rischio connessi al verificarsi di tali eventi avversi. Lo studio è stato di tipo retrospettivo. Almeno un evento avverso si è verificato nel 38% (109 pazienti) dei pazienti esaminati. Nello specifico si è osservata bradicardia nell’11%, ipoglicemia nel 19% e necessità di introdurre o potenziare inotropi nel 15% dei pazienti. Inoltre, nel 17% dei pazienti vi fu necessità di riammissione nell’unità di cure intensive successivamente al trasferimento in reparto di degenza ordinaria. L’unico fattore emerso dall’analisi come predisponente alla comparsa di almeno un evento avverso è risultato essere l’utilizzo, come beta bloccante, di propanololo. Si conclude che eventi avversi sono abbastanza comuni...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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