Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Vizzardi E dell’Università di Brescia. Nello studio si è voluto valutare gli effetti a lungo termine dello spironolattone nei pazienti con insufficienza cardiaca (HF) e sintomi lievi o assenti. I pazienti con classi NYHA I, II e frazione di eiezione ventricolare sinistra <40% sono stati randomizzati a spironolattone o placebo in aggiunta alla terapia ottimale. L'end point primario composito era rappresentato da morte per qualsiasi causa o ospedalizzazione cardiovascolare. Un totale di 130 pazienti sono stati randomizzati a spironolattone (n = 65) o placebo (n = 65). I pazienti trattati con spironolattone hanno avuto una migliore sopravvivenza libera da eventi per la morte cardiovascolare e/o ospedalizzazione cardiovascolare.
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