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NAO: non solo effetto anticoagulante - Gli effetti pleiotropici del fattore Xa e della trombina
Fonte: Cardiovasc Res, 2014;101(3):344-51.

Su Cardiovascular Research, i ricercatori del Centro di Trombosi ed Emostasi dell’Istituto di Ricerca cardiovascolare dell’Università Medica di Maastricht (Olanda) hanno recentemente pubblicato un articolo che, basandosi su dati preliminari e preclinici, ipotizza un ruolo terapeutico aggiuntivo dei NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali) sull’aterosclerosi e la fibrillazione atriale (FA) non strettamente dipendente dall’azione anticoagulante. Tutto dipenderebbe da effetti pleiotropici che avrebbero il fattore Xa e la trombina, componenti della cascata emocoagulativa su cui agiscono i NAO. Il fattore Xa, punto di convergenza della via estrinseca e di quella intrinseca della coagulazione, converte la protrombina in trombina, responsabile della formazione della fibrina e della successiva formazione del trombo (Figura 1). Durante l’emostasi, attivata da danno vascolare, infiammazione o fibrosi, il fattore Xa sembra svolgere un ruolo diretto nel rimodellamento e nella fibrosi, tramite l’attivazione di proteasi (PAR) per proprietà mitogene intrinseche e per la capacità di attivare citochine profibrotiche. Ma il fattore Xa svolge anche un ruolo indiretto, tramite la produzione di trombina che, oltre generare il trombo, attiva anche essa le PAR, è un potente attivatore di piastrine, induce varie citochine, chemochine e molecole di adesione cellulare che promuovono il reclutamento di monociti nella parete...continua a leggere

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