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LO SGUARDO DI “OCTAVIA”

In materia di infarto, l’osservazione attenta dell’OCT dimostra che gli uomini e le donne sono uguali

Contrariamente a quanto si è creduto finora, di fronte all'infarto, il sesso non è determinante: non sono diversi i meccanismi che lo scatenano, la presenza o meno di aterosclerosi sottostante o la risposta alle terapie, mentre è maggiore nelle donne la sottovalutazione del rischio, arrivando più tardi degli uomini in ospedale. Questi risultati, che cambiano parecchio quanto finora si sapeva in materia di infarto, arrivano dallo studio OCTAVIA (Optical Coherence Tomography Assessment of gender diVersity In primary Angioplasty) della Società Italiana di Cardiologia Invasiva (GISE). «Un primo dato è la sostanziale uguaglianza dei meccanismi dell'infarto nei due sessi» — spiega Giulio Guagliumi, coordinatore della ricerca e cardiologo interventista all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «La ragione dell'evento è spesso una placca che si rompe, negli uomini e nelle donne; in un caso su quattro, anziché la rottura, si ha l'erosione della placca, ma anche in questa evenienza non ci sono differenze di sesso.» Lo studio OCTAVIA, il cui scopo era migliorare la prevenzione e il trattamento dell’infarto miocardico nelle donne, è uno studio prospettico, multicentrico e controllato; il primo ad aver confrontato davvero i due sessi per...continua a leggere
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