Una paziente dell’età di 80 anni viene portata in PS per improvvisa comparsa di stato confusionale e afasia. All’ingresso la paziente non presenta altri deficit neurologici e i valori della PA sono normali. L’ECG evidenzia ritmo sinusale normofrequente; nella norma l’emocromo, gli indici di funzionalità renale ed epatica; una TAC encefalo eseguita in urgenza esclude lesioni neurologiche focali. La paziente viene quindi ricoverata con diagnosi di sospetta ischemia cerebrale. La anamnesi fisiologica della paziente era sostanzialmente nella norma; riferito tre anni prima riscontro di diabete mellito non insulino-dipendente (in sola terapia dietetica) e ipertensione arteriosa, attualmente in terapia con ace-inibitore (ramipril 5 mg/die) e diuretico (torasemide 10 mg/die). Due anni prima del ricovero la paziente aveva iniziato terapia con acenocumarolo e amiodarone per il riscontro occasionale all’ECG di fibrillazione atriale ad insorgenza non databile; in tale occasione all’ecocardiografia evidenza di lieve atriomegalia sinistra, con sostanziale normalità degli altri reperti. Dopo due mesi di terapia con AVK ben condotta (TTR 70%), la paziente è stata sottoposta a CVE con ripristino di ritmo sinusale. A distanza di sei mesi circa, in occasione di visita cardiologica di controllo e in completa asintomaticità, è stata documentata...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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