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Otelixizumab a basse dosi nei diabetici di tipo 1: è utile oppure no?
Fonte: Diabetes Care; 2014, doi: 10.2337/dc13-0327.

Lo studio DEFEND-1 (Durable Response Therapy Evaluation for Early or New-Onset Type 1 Diabetes) è stato testato per verificare se basse dosi di otelixizumab possano preservare la secrezione di C-peptide sull’insorgenza di diabete mellito di tipo 1. Un totale di 281 soggetti sono stati randomizzati a 3.1 mg di otelixizumab o placebo. L’obiettivo primario è stato la variazione di C-peptide come area sotto la curva (AUC) dopo due ore da un pasto misto.  I cambiamenti nella secrezione di C-peptide dopo due ore non differivano tra i due gruppi (-0.20 vs. -0.22 nmol/L, P = 0.81). La stessa cosa è stata osservata per l’emoglobina glicata, la variabilità glicemica, il dosaggio di insulina. Più pazienti in terapia con otelixizumab hanno avuto eventi avversi. La somministrazione di otelixizumab, quindi, non ha portato vantaggi sulla preservazione della beta cellula e sul controllo glicemico.

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