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Il pacemaker come valido strumento per screening e monitoraggio di Sleep Apnea

Un sensore riconosce automaticamente i cicli respiratori anomali ed identifica precocemente i soggetti con alto rischio di SA-severa

Anamnesi ed indicazioni all’impianto di pacemaker (PM)
Uomo di 57 anni, giunge all’indicazione ad impianto di PM bicamerale (settembre 2013) a causa di sincope da episodi di blocco atrioventricolare (BAV) completo. Il paziente non è noto per Sleep Apnea (SA). Da segnalare in anamnesi cardiomiopatia ischemica, ipertensione arteriosa e dislipidemia, storia di fibrillazione atriale (FA) parossistica.

Descrizione del sistema di pacing impiantato
Gli elettrofisiologi del Centro optano per l’impianto di un sistema di pacing bicamerale permanente con PM modello Reply 200 DR (SORIN Group, Saluggia-VC, Italia) con due elettrocateteri bipolari standard (atrio dx e ventricolo dx). Questo sistema d’impianto, in grado di derivare la ventilazione minuto dalla misura dell’impedenza trans-toracica, consente di osservare ogni notte, con un algoritmo dedicato che opera continuativamente in background nel PM, l’attività respiratoria del paziente. Ciò permette al PM di riconoscere automaticamente le pause (stima di un episodio di apnea) e/o le riduzioni (stima di un episodio di ipopnea) del flusso respiratorio e di derivarne dunque un indice orario di apnea/ipopnea (che chiameremo RDI, Indice di Disturbo Respiratorio). Sulla base delle indicazioni date da un percorso di validazione...continua a leggere
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