Le brillanti intuizioni e, talora, il caso hanno determinato cambiamenti sostanziali nel campo medico sia in termini di cura (vedi la scoperta della penicillina), sia in termini di diagnosi (vedi l’utilizzo dell’ecoDoppler che, dalla strategia militare, è entrato a far parte della diagnostica medica). Così un sensore ventilazione/minuto, utilizzato per stimolare l’adattamento della frequenza cardiaca all’attività fisica di un paziente portatore di pacemaker, ha trovato una sua valida applicazione alternativa per il monitoraggio dei disturbi del sonno e, in particolare, delle apnee notturne. Un’intuizione è tanto più importante quanto più determina potenziali benefici in termini di diagnosi e/o cura di una determinata patologia e ciò assume ulteriore rilevanza se la patologia in questione è frequentemente rappresentata nella pratica clinica. E’ questo il caso della sindrome delle apnee notturne che colpisce, in Italia, il 4% della popolazione maschile ed il 2% della popolazione femminile, quindi circa 2 milioni di persone ne sono affette. La diagnosi dell’alterazione della struttura del sonno indotta dalle apnee non è sempre agevole in quanto, a fronte di pazienti che presentano chiari sintomi legati al disturbo, ve ne è un sostanziale gruppo che è del tutto asintomatico. Si stima che il 93%...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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