Al congresso ESC 2014 attualmente in corso a Barcellona sono stati presentati i risultati di uno studio (pubblicati contemporaneamente sul Journal of the American Medical Association ) di fase III sull’efficacia di una nuova molecola, darapladib, nella prevenzione di eventi cardiovascolari in pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA), IMA o angina instabile. Il trial, condotto in doppio-cieco, con gruppo di controllo in terapia con placebo, ha coinvolto 868 centri in 36 diversi paesi segue un precedente studio sul drapladib che aveva fallito nel raggiungimento dell’end point primario. Tali dati minano il principio che l’inibizione della lipoproteina associata alla fosfolipasi A2 (Lp-PLA2) sia l’aproccio da seguire per la prevenzione delle CVD in pazienti stabili con pregressa SCA. Nel SOLID-TIMI 52 , 13.026 pazienti (eta’ media 64 anni, 74.5% uomini) ricoverati per SCA nei precedenti 30 giorni con almeno un altro fattore di rischio cardiovascolare sono stati randomizzati a terapia con darapladib 160 mg/die (n=6,504) o placebo (n=6,522). Dopo un followup medio di 2.5 anni,e’ stato osservato che il darapladib non era in grado di ridurre il rischio di end point primario (composito di morte per cause cardiovascolari, IMA o rivascolarizzaazione urgente) rispetto al placebo. A 3 anni, l’end point primario e’ stato osservato nel 16.3% dei pazienti in terapia con darapladib...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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