I ricoveri per riacutizzazione di scompenso cardiaco (“acute decompensated heart failure”, ADHF) e la disfunzione renale giocano un ruolo prognostico negativo in questa popolazione di pazienti. All’ultimo congresso ESC a Barcellona, Varela Falcon L. (Favaloro Foundation University Hospital - Buenos Aires – Argentina) ha presentato una nuova classificazione di sindrome cardiorenale (CRS) basata sui meccanismi fisiopatologici del danno renale. La CRS è definita come variazione (incremento/diminuzione) dei valori di creatinemia ≥0.3 mg/dl rispetto ai valori basali, o resistenza ai diuretici. La CRS è stata pertanto classificata in 3 gruppi: A) dovuta a necrosi tubulare acuta causata dall’ipoperfusione sistemica; B) secondaria all’incrementata pressione intraddominale; C) da danno renale dovuto ad uso “aggressivo” di diuretici o modifiche dell’emodinamica intrarenale (inizio precoce di terapia con inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone). Lo studio presentato da Varela Falcon ha arruolato 534 pazienti ricoverati per ADHF dal 2011 al 2013, il 32% dei quali presentava al ricovero danno renale fino allo sviluppo di CRS nel 47.2%,rappresentato specificamente, secondo la classificazione presentata sopra,  nel 12% dal tipo A; nel 38.5% dal tipo B e nel 49.5% dal tipo C. La mortalità intraospedaliera era del 8.4% ed i pazienti maggiormente...continua a leggere