Mentre i benefici prognostici della terapia beta bloccante sono ben documentati in pazienti sopravvissuti a infarto miocardico, l’efficacia nel contesto della cardiopatia ischemica in assenza di infarto miocardico è dubbia. Lo studio ha voluto indagare gli effetti sull’outcome della terapia beta bloccante in pazienti con cardiopatia ischemica di nuova diagnosi. Sono stati arruolati 26.793 pazienti dimessi dopo un evento cardiovascolare (sindrome coronarica acuta o intervento di rivascolarizzazione) e che non fossero stati precedentemente trattati con terapia beta bloccante. Di questi 19.843 hanno iniziato terapia beta bloccante entro 7 giorni dalla dimissione. Dopo un follow up medio di 3.7 anni 6.968 pazienti sono morti o hanno avuto un infarto miocardico. L’uso di terapia beta bloccante riduceva sia il rischio di mortalità (HR 0.9 IC 0.84-0.96) che di morte o infarto miocardico (HR 0.92, IC 0.87-0.97). Tuttavia, la riduzione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA