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TRA SOGNO E REALTA'

Lo studio ATLANTIC: un modo positivo di recepire un trial negativo?

Il trattamento con angioplastica primaria (PPCI) dei pazienti STEMI non può prescindere da una adeguata copertura antitrombotica che comprenda un anticoagulante endovena (eparina non frazionata, LMWH o bivalirudina) e la cosiddetta doppia antiaggregazione piastrinica (DAPT: aspirina + un inibitore del recettore piastrinico P2Y12: ticagrelor, prasugrel o clopidogrel). Pur in assenza di studi clinici specificamente disegnati sul corretto timing della somministrazione della DAPT e in particolare dell’inibitore del P2Y12, le ultime linee guida europee sullo STEMI (2012) ne raccomandano la somministrazione “il più precocemente possibile” mentre le più recenti linee guida sulla rivascolarizzazione miocardica (2014), ancora più esplicitamente lo consigliano “al primo contatto medico”. Lo studio ATLANTIC (Administration of Ticagrelor in the cath Lab or in the Ambulance for New ST elevation myocardial Infarction to open the Coronary artery) aveva l’ambizione di sanare questo vuoto di conoscenze ed è stato disegnato ipotizzando che un trattamento precoce con ticagrelor (in ambulanza) rispetto ad un trattamento con lo stesso farmaco in sala di emodinamica fosse superiore su 2 end point di riperfusione co-primari (assenza di risoluzione del tratto ST >70% prima della PCI e assenza di flusso TIMI 3 sulla coronaria responsabile dell’infarto al momento della prima...continua a leggere

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