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Si può sospendere la terapia farmacologica per lo scompenso cardiaco dopo chemioterapia cardiotossica?
Fonte: Meeting della Società Americana dello Scompenso Cardiaco 2014.

Questa settimana al Meeting della Società Americana dello Scompenso Cardiaco 2014, tenutosi a Las Vegas è stato presentato uno studio che “mina” la certezza che i pazienti oncologici esposti a chemioterapici cardiotossici debbano assumere per sempre la terapia farmacologica standard antiscompenso a meno che non ci siano altre cause cardiologiche (quali ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, diabete mellito, aritmie o cardiomiopatie). Dr Anecita P.Fadol (Anderson Cancer Center, Houston, TX) ha spiegato che il suddetto studio ha arruolato 15 pazienti in classe NYHA I con normale frazione d’eiezione (FE) all’ecocardiogramma da almeno 6 mesi dopo terapia con betabloccanti e/o ACE-inibitori per pregressa disfunzione sistolica ed ha dimostrato che la FE del ventricolo sinistro non diminuiva < 50% né al follow-up a breve termine né a 6 mesi, dopo sospensione del suddetto trattamento. Non...continua a leggere

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