Nei pazienti che hanno avuto un pregresso episodio di tromboembolismo venoso (TEV) il rischio di tromboembolia venosa ricorrente resta alto se il trattamento anticoagulante viene interrotto. Gli studi WARFASA ed ASPIRE hanno dimostrato che l'aspirina riduce questo rischio, ma non è stata fatta una valutazione per rilevare i risultati degli effetti del trattamento in particolari sottogruppi. Un' analisi dei dati di pazienti di questi studi era stata prevista, prima che i risultati fossero noti, per valutare l'effetto di aspirina versus placebo nelle recidive di TEV, grandi eventi vascolari (TEV ricorrente, infarto miocardico, ictus, e morte per malattia cardiovascolare) ed emorragie, in generale e all'interno di sottogruppi predefiniti. L'analisi primaria, per VTE, è stata intention to treat utilizzando i dati time-to-event. Dei 1.224 pazienti, 193 hanno avuto recidive di TEV in...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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