La misurazione della pressione arteriosa centrale (CBP) è una pratica medica diventata sempre più frequente nel corso degli ultimi anni, perché suggerita essere maggiormente rilevante, rispetto alla periferica, nel contesto della valutazione/induzione del danno cardiovascolare. Le diverse classi di farmaci antipertensivi, pur causando riduzioni simili dei valori pressori periferici, hanno effetti differenti sulla CBP. Scopo di questo studio è stato dunque valutare l'effetto derivante dalla somministrazione trimestrale di un β-bloccante con proprietà vasodilatatorie su parametri biochimici ed emodinamici quali BP, CBP, frequenza cardiaca (HR) ed “augmentation index” in 26 pazienti ipertesi. Tale coorte di pazienti, di età media di 49,7 ± 9,3 anni, era costituita da soggetti in sovrappeso (29,6 ± 3,1 kg / m2) con circonferenza addominale pari a 102,1 ± 7,2 centimetri, nell’88.5% dei casi di genere maschile. I risultati...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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