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18F-FDG PET e Troponina T ad alta sensibilità: nuovi markers prognostici della miocardite a cellule giganti

Lo stato infiammatorio miocardico è il fattore prognostico più importante..

La miocardite a cellule giganti (GCM) è una forma acuta devastante di miocardite autoimmune letale se non trattata tempestivamente con la terapia immunosoppressiva basata, di solito, sull’associazione ciclosporina, azatioprina e prednisolone. L’introduzione di tale terapia ha migliorato la prognosi della miocardite a cellule giganti trasformandola da una forma rapidamente letale ad una ad evoluzione cronica con sopravvivenza libera da trapianto cardiaco del 52% a 5 anni, come dimostrato in un recente lavoro del gruppo di Helsinki 1. Durante l’ultimo Congresso ESC tenutosi a Barcellona sono stati presentati da K. Ekstrom (Helsinki University Central Hospital, Department of Cardiology), il primo settembre 2014, nella sessione Miocarditi e Pericarditi: new developments i risultati preliminari di uno studio sul ruolo prognostico della Tomografia ad Emissione di Positroni con Fluoro-desossi-glucosio (18F-FDG PET) e della troponina T ad alta sensibilità (Hs-TnT) in pazienti affetti da GCM. Come ha commentato lo speaker, nella loro esperienza i pazienti affetti da GCM possono essere generalmente divisi in due categorie, quelli con forma responsiva alla terapia...continua a leggere

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