Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Prutkin JM dell’Università di Washington, Seattle, USA. Essendo il tasso di inferzioni degli ICD in aumento (più veloce di quella degli impianti) i ricercatori hanno voluto determinare il tasso e i predittori di infezione di ICD in un'ampia coorte di pazienti. I casi sottoposti al Registro ICD 2006-2009 sono stati abbinati ai dati Medicare. Le infezioni da ICD che si sono verificate entro 6 mesi dalla dimissione ospedaliera dopo l'impianto sono stati identificati dai codici ICD-9. La regressione logistica è stata utilizzata per esaminare i fattori associati al rischio di infezione dell’ICD. Dei 200.909 impianti, 3.390 pazienti (1,7%) hanno sviluppato un'infezione dell’ICD. Il tasso di infezione è stata di 1,4%, 1,5% e 2,0% per ICD singolo catetere, ICD con doppio catetere e ICD biventricolare, rispettivamente (p <0,001). La sostituzione del...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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