Nella sindrome del QT lungo la terapia beta bloccante si è rilevata efficace nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari (sincope, arresto cardiaco, morte improvvisa), ma solo pochi studi hanno indagato le possibili differenze dei diversi beta bloccanti. Lo studio in oggetto ha confrontato l’efficacia di 4 beta bloccanti (atenololo, metorpololo, propranololo e nadololo) in pazienti con sindrome del QT lungo (sia LQT1 che LQT2). Sono stati inclusi 1.530 pazienti. Tutti i beta bloccanti hanno dimostrato di ridurre significativamente e in modo simile il rischio di un primo evento cardiovascolare nei soggetti con genotipo LQT1. Nei soggetti con genotipo LQT2, invece, solo il nadololo ha mostrato un beneficio significativo (HR 0.4, 95% CI 0.16-0.98). Nel sottogruppo di pazienti con un precedente evento cardiovascolare in corso di trattamento beta bloccante il rischio di recidiva differiva a seconda della terapia, con una minore efficacia...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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