E’ noto che l’iperbilirubinemia si associa a un aumento della mortalità nei soggetti con scompenso cardiaco. Questo studio retrospettivo ha valutato l’impatto del trattamento beta bloccante sulla sopravvivenza in questa classe di soggetti (bilirubinemia >30 µmol/L). Sono stati analizzati 1.035 pazienti, 121 dei quali (11.7%) avevano iperbilirubinemia. Il follow up mediano è stato 556 giorni. La presenza di iperbilirubinemia era asscoiata a un incremento di 8 volte nella mortalità. L’uso di beta bloccante è risultato associato a una riduzione del 60% della mortalità per ogni causa e del 70% dell’end point secondario mortalità + trapianto i impianto di LVAD. Si conclude che nei pazienti con iperbilirubinemia si dovrebbe prendere in considerazione un inizio precoce di trattamento beta bloccante.
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