L’accesso radiale (AR) rispetto a quello femorale (AF) è caratterizzato da una minore incidenza di complicanze vascolari e di sanguinamenti. La maggiore difficoltà nella manipolazione dei cateteri può tuttavia tradursi in un incremento dei tempi di fluoroscopia e, di conseguenza, della dose di radiazioni. Benché l’AR destro sia di gran lunga il più diffuso, in quanto giudicato più comodo dalla maggior parte degli operatori, nell’AR sinistro il decorso dei cateteri è più simile all’AF, consentendo una manipolazione più semplice dei cateteri che potrebbe tradursi in una riduzione dei tempi di fluoroscopia. Lo scopo di questo studio è stato confrontare l’esposizione alle radiazioni, misurata con il Dose Area Product (DAP), in procedure eseguite tramite AR destro e sinistro in un Laboratorio a prevalente impiego di AR. Sono state retrospettivamente selezionate le procedure coronariche diagnostiche ed interventistiche (PCI) eseguite nell’arco di cinque anni (2009-2014), includendo nell’analisi solo le procedure in cui fossero disponibili l’indice di massa corporea (BMI) del paziente, il tempo di fluoroscopia (TF) ed il DAP; abbiamo escluso gli studi di bypass, che generalmente eseguiamo con AR sinistro per lo studio dei bypass in arteria mammaria omolaterale. E’ stato eseguito sia un propensity score matching che un’analisi multivariata allo scopo di aggiustare per i fattori confondenti...continua a leggere