La chiusura percutanea di PFO, risulta una potenziale strategia terapeutica per la prevenzione secondaria dello stroke da embolia paradossa. Cinque trials osservazionali hanno evidenziato che la chiusura percutanea di PFO, rispetto alla terapia medica convenzionale, riduce il rischio relativo di recidiva di eventi cerebrovascolari dell’80%. È stato dimostrato che la procedura di chiusura percutanea di PFO è sicura e fattibile ed attualmente sono disponibili molteplici differenti dispositivi di chiusura. Lo scopo di questo studio era quello di realizzare un follow-up a lungo termine dei pazienti sottoposti a chiusura percutanea di PFO mediante due differenti tipi di dispositivo occlusivo, come prevenzione secondaria dopo SC. Il follow-up ha monitorato sopravvivenza, complicanze, ricorrenza di stroke ed altre eventuali patologie concomitanti significative. Tra il 2004 ed il 2012, 101 pazienti consecutivi (35 di sesso maschile e 66 femminile) sono stati sottoposti a chiusura percutanea di PFO. Tutti i pazienti presentavano anamnesi positiva per SC o attacco ischemico transitorio (TIA), associato a positività del quadro RM encefalo. Per le procedure percutanee, sempre guidate da ecocardiografia transesofagea, sono stati utilizzati due tipi di devices, l’Amplatzer® PFO Occluder (St. Jude Medical, St. Paul, MN, USA) oppure il Figulla Flex (Occlutech, Helsingborg, Sweden), posizionati rispettivamente in 52...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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