Le attuali linee guida per l’impianto di defibrillatori automatici (ICD) non considerano il potenziale recupero della frazione d’eiezione del ventricolo sinistro (LVEF) nei pazienti trattati anche con terapia resincronizzante (CRT-D). Pertanto, sono stati studiati i pazienti sopravvissuti dal trial MADIT-CRT randomizzati a CRT-D che avevano un’ecocardiogramma sia all’arruolamento che a 12 mesi (n=752). Gli outcome (tachiaritmie ventricolari, VTA≥200 bpm, shock dell’ICD, episodi di scompenso cardiaco, HF, o morte, terapia inappropriata dell’ICD) sono stati valutati nei pazienti divisi in 3 gruppi in base alla LVEF a riposo (LVEF≤35%, gruppo di riferimento, LVEF:36-50%, e LVEF>50%) secondo l’analisi multivariata di Cox. In circa il 7.3%dei pazienti i valori di LVEF incrementavano ad oltre il 50%. Il follow-up medio è durato 2.2±0.8 anni. I risultati hanno dimostrato che il rischio di VTA era ridotto nei...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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