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Caratterizzazione dell'infarto e quantificazione del delayed enhancement alla RMN cardiaca: predittori di mortalità in pazienti con cardiopatia ischemica avanzata
Fonte: Circulation: Cardiovascular Imaging. 2014; 7: 796-804 doi: 10.1161/CIRCIMAGING.114.002077.

L’eterogeneità degli Infarti ha dimostrato di essere associata in modo indipendente con esiti avversi in precedenti studi più piccoli. Tuttavia, non è noto se la caratterizzazione dell’infarto è un predittore indipendente di mortalità nei pazienti con cardiomiopatia ischemica avanzata, dopo aggiustamento per fattori di rischio clinici, la gravità del rigurgito mitralico ischemico, rivascolarizzazione incompleta, e la terapia con impianto di device. Un totale di 362 pazienti con cardiomiopatia ischemica (disfunzione ventricolare sinistra con> 70% di stenosi coronarica epicardica ≥1) sono stati sottoposti tra il 2002 e il 2006 alla risonanza magnetica che mostrava hyperenhancement e all’angiografia coronarica Total cicatrice miocardica e peri-infartuale (PI) zona sono stati misurati utilizzando varie tecniche di soglia. E’ stata condotta un’analisi...continua a leggere

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