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L’inibizione cronica della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i) è sicura e cardioprotettiva? La risposta forse in questa metanalisi
Fonte: BMC Medicine 2014, 12:185 page 18 http://www.biomedcentral.com/1741-7015/12/185.

Secondo gli autori dello studio recentemente pubblicato su BMC Medicine basato su una metanalisi di 24 trial randomizzati (RCTs) coinvolgenti circa 1.600 pazienti, 954 randomizzati a terapia con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i) e 772 a placebo, la terapica con PDE5i è in grado di ridurre la massa cardiaca (effetto sul rimodellamento) nei pazienti con ipertrofia ventricolare sinistra, LVH(−12.21g/m2, 95 CI: −18.85; −5.57) di incrementare il volume telediastolico ventricolare sinistro in quelli senza LVH (5.00 mL/m2; 95% CI: 3.29; 6.71) , di incrementare l’indice cardiaco (0.30 L/min/m2, 95% CI: 0.202; 0.406) e la frazione d’eiezione ventricolare sinistra (3.56%, 95% CI: 1.79; 5.33). Tali effetti vanno in parallelo con la diminuzione dei valori di NT-proBNP nei pazienti con LVH severa (-486.7 pg/ml, 95% CI: −712; -261). La somministrazione di PDE5i migliora...continua a leggere

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ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

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