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Nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca valvolare, un trattamento con desametasone ad alte dosi non ha avuto alcun effetto protettivo sulla sindrome postpericardiotomica
Fonte: Am Heart J. 2014,168(1):126-31.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Bunge JJ dell’università di Utrecht, Olanda. In considerazione del dato che la sindrome postpericardiotomica (PPS) è una delle complicanze più frequenti nella chirurgia valvolare cardiaca i ricercatori nell’ambito dello studio DECS (studio multicentrico, in doppio cieco, controllato, randomizzando su 4.494 pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca con l'utilizzo di bypass cardiopolmonare il cui scopo era di indagare se una singola dose intraoperatoria di 1 mg / kg di desametasone sia in grado di ridurre l'incidenza di un composito di morte, infarto miocardico, ictus, insufficienza renale, o insufficienza respiratoria, entro 30 giorni dalla randomizzazione) hanno analizzato retrospettivamente la presenza di PPS in un sottogruppo di 822 pazienti dello studio che sono stati inclusi nello studio DECS e sottoposti a chirurgia valvolare. La sindrome...continua a leggere

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