La fibrillazione atriale (AF) è associata ad un aumentato rischio di ictus e di mortalità. I medici utilizzano variabili cliniche per cercare di valutare i rischi per l'ictus, emorragie, e la mortalità in questi pazienti; più di recente, diversi biomarcatori (troponina cardiaca I, N-terminale pro-peptide natriuretico cerebrale [NT-proBNP], e cistatina-C) sono state esplorate per la loro capacità di prevedere i risultati nei pazienti con fibrillazione atriale. In un sottostudio del trial ARISTOTLE, i ricercatori hanno valutato l'associazione tra i livelli basali di un altro biomarcatore - differenziazione il fattore di crescita e differenziazione 15 (GDF-15), un marker di infiammazione e stress ossidativo - e gli esiti clinici in 14.798 pazienti con fibrillazione atriale. I livelli di GDF-15 correlano con i livelli dei tre biomarcatori cardiaci precedentemente...continua a leggere