Lo studio IMPROVE-IT suggerisce ai medici che ora hanno una nuova opzione nella terapia preventiva per i pazienti ad alto rischio di sindrome coronarica acuta (SCA). Nei pazienti ad alto rischio, l'aggiunta di ezetimibe alla terapia con statine riduce il colesterolo LDL in media del 17 mg / dL, diminuendo soprattutto gli eventi cardiovascolari rispetto alla terapia con la statina da sola. Niacina, fibrati, ed inibitori del CETP aggiunti alle statine hanno tutti fallito nell’ottenere un vantaggio. Ma ezetimibe più simvastatina nello studio IMPROVE-IT ha ridotto il tasso di morte cardiovascolare, infarto miocardico, o ictus di 2 punti percentuali (34,7% per la sola simvastatina rispetto al 32,7% per l'ezetimibe, la media di LDL-C nel braccio simvastatina era 69,9 mg / dL rispetto a 53,2 mg / dL nel gruppo ezetimibe / simvastatina). Non c'era differenza nell’HDL-C, né vi era una differenza di PCR ad alta sensibilità, che è considerato un marker di aumentato rischio di eventi cardiovascolari. Lo studio randomizzato che ha incluso 18.000 pazienti con SCA stabilizzata - circa il 40% dei quali provenienti dal Nord America – suddividendoli in un gruppo trattato con 40 mg di simvastatina e in gruppo trattato con 10 mg di ezetimibe / simvastatina 40 mg. I pazienti che avevano LDL superiori a 79 mg / dL sono stati up-titolati a 80 mg di simvastatina. I pazienti sono stati seguiti a 30 giorni...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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