L'identificazione precoce dei pazienti con STEMI a rischio più elevato e sottoposti ad intervento coronarico percutaneo (PPCI) consentirà una strategia più aggressiva. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l'indice di shock (rapporto tra frequenza cardiaca / pressione sistolica al momento del ricovero) come predittore di mortalità dopo PPCI, oltre ad altri parametri. Gli autori hanno analizzato i dati di 3.049 pazienti con STEMI trattati con PPCI in un grande centro tra il marzo 2008 ed il dicembre 2011, di questi 2.424 pazienti avevano una età compresa fino a 75 anni (giovani) e 625 pazienti con più di 75 anni (anziani raccolti prospetticamente ). Dai risultati è emerso che rispetto ai pazienti più giovani, in ospedale i tassi di mortalità negli anziani sono stati di quattro volte superiori (11,5% vs 2,8%, odds ratio (OR) 3,5, 95% intervallo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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