Un piccolo studio condotto sui ratti e presentato al congresso dell’AHA 2014 a Chicago ha dimostrato che il fumo passivo di marijuana è dannoso come quello di sigaretta a livello cardiovascolare. Dr Matthew L Springer (Università della California, San Francisco), senior author ha dichiarato al convegno che i ratti esposti al fumo di marijuana per circa un’ora e mezza avevano un calo dal 50 al 70% del flusso arterioso mediato dalla dilatazione. L’alterata vasodilatazione era simile se respiravano marijuana con o senza tetraidrocannabinolo (THC), principale agente psicoattivo. Pertanto, questo effetto della marijuana è legato al fumo in quanto tale e non alla droga in sé, come ha stressato Springer. La ridotta funzione del letto vascolare mima i risultati, recentemente pubblicati, sul fumo passivo di sigaretta sempre sui ratti. Quindi "smoke is smoke," e quando si raccoglie l’anamnesi bisognerebbe chiedere...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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