Anche se non è la prima volta che la sessione annuale dell’American Heart Association si svolge a Chicago, tuttavia le interessanti novità che sono state presentate hanno reso i 4 giorni di meeting di particolare rilievo. Le originali ricerche esposte durante le sessioni e le susseguenti discussioni di esperti hanno permesso di approfondire e chiarire limiti e punti di forza dei lavori presentati. Tanti i campi della cardiologia ricchi di spunti, intuizioni e, soprattutto, indicazioni che dovrebbero migliorare la qualità della gestione dei pazienti con patologie cardiovascolari. L’interesse è stato particolarmente alto fin dal primo giorno in cui è stato presentato - alla sessione dei late-breaking clinical trial - il DAPT (Dual Antiplatelet Therapy) Study. “Sappiamo che la doppia terapia antiaggregante è essenziale per tutti i pazienti a cui viene impiantato uno stent coronarico al fine di prevenire la trombosi intrastent ma questo studio ha dimostrato che il beneficio continua anche quando i farmaci vengono presi per più di un anno”, ha detto Laura Mauri, principal investigator dello studio. Il DAPT study è un trial internazionale che ha arruolato 25.682 pazienti in 5 anni: ben 22.866 sono stati sottoposti ad impianto di stent medicato e, di questi, 9.961 pazienti (età media 62 anni, circa il 25% di sesso femminile, per lo più negli Stati Uniti) sono stati randomizzati nell’analisi primaria. I ricercatori hanno assegnato i pazienti...continua a leggere