Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori dello studio BARI 2D coordinati da Ronald J. Krone, della Washington University, St. Louis. Le linee guida 2012 per la diagnosi e la gestione di pazienti con cardiopatia ischemica stabile consigliano una terapia antianginosa intensiva e trattamento dei fattori di rischio (OMT) prima di considerare la rivascolarizzazione per alleviare i sintomi. Il trial BARI 2D ha randomizzato pazienti con cardiopatia ischemica e presenza di stenosi coronarica rivascolarizzabile a 1): OMT iniziale con rivascolarizzazione, se necessario, o 2): rivascolarizzazione iniziale più OMT, non riscontrando alcuna differenza di eventi cardiovascolari maggiori. Da segnalare, il 37,9% del gruppo OMT è stato rivascolarizzato durante il periodo di follow-up di 5 anni. I dati dei 1192 pazienti randomizzati a OMT sono stati valutati per identificare sottogruppi in cui...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA