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In pazienti sottoposti a PCI, l’iperomocisteinemia non influenza il rischio di infarto periprocedurale
Fonte: Journal of Cardiovascular Medicine. February 2015 .Vol. 16 - Issue 2: p 100–105.

In 1.150 pazienti sottoposti a PCI, è stata valutata l’omocisteinemia al momento del ricovero determinando i biomarcatori cardiaci a intervalli 8-48 ore dopo PCI. La mionecrosi periprocedurale veniva definita da un aumento della troponina tre volte il limite superiore della norma (LSN) o del 50% se elevata al momento della procedura o da un aumento di CK-MB a tre volte il LSN o del 50% se elevata al momento della procedura. I pazienti sono stati raggruppati in base ai valori dei terzili di omocisteina. Elevati livelli di omocisteina erano associati con l'età più avanzata (P <0.001), sesso maschile (p = 0.02), ipertensione arteriosa (p = 0.007), diabete (p = 0.04), insufficienza renale (p <0.001), livelli di creatinina elevati (P = 0.01), precedente infarto (P = 0.02) o PCI (P = 0.04) e precedenti eventi cerebrovascolari (P = 0.01). L'omocisteina è stata associata con una...continua a leggere

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