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L'uso di beta bloccanti riduce la mortalità e le riospedalizzazioni a 30 giorni nei pazienti con scompenso cardiaco sistolico
Fonte: Am J Med 2015..

L’effetto benefico dei betabloccanti sull’outcome dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca sistolica è ben noto da tempo, ma finora, non è stato ancora indagato l’effetto inotropo negativo iniziale di tale terapia (nei primi 30 giorni dalla dimissione) e l’eventuale incremento della mortalità o del numero di nuovi ricoveri per scompenso cardiaco, motivo di “lievitazione” dei costi di Medicare in USA. Pertanto, recentemente è stato pubblicato un lavoro su The American Journal of Medicine condotto su 3067 pazienti (“beneficiari Medicare”) dimessi da 106 ospedali dell’Alabama, USA (tra il 1998-2001) per insufficienza cardiaca con FE del ventricolo sinistro <45%, 2202 dei quali non in terapia betabloccante che è stata inserita in 383 alla dimissione. Lo studio ha valutato anche un gruppo di controllo (380 pazienti non in terapia betabloccante), con caratteristiche cliniche da “matchare” con i 380 pazienti in “nuova...continua a leggere

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